L'eleganza dell'Alta Langa.

"La Prima dell'Alta Langa" 2022 conferma la forte crescita della Denominazione.

All'evento di Torino, all'interno del Museo di Italdesing, abbiamo visto una grande partecipazione, molto entusiasmo e tanta eleganza. Più di 1200 operatori professionali si sono accreditati, dall’Italia e dall’estero (Francia, Inghilterra, Austria, Germania, Stati Uniti), per degustare le 115 cuvée che le 46 produttori del Consorzio Alta Langa.

Abbiamo accennato "all' eleganza dell'Alta Langa" per diversi motivi.

Prima di tutto per la scelta del luogo dell'evento, assolutamente non casuale, un luogo simbolo del design italiano, di quell'Italia elegante e raffinata che ci rappresenta ancora nel mondo.

Poi per il nuovo, iconico calice istituzionale nato proprio dalla collaborazione con Italdesign. Si chiama "Terra" ed è un calice che intende rappresentare il giusto connubio tra design e funzionalità, dove la forma valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino.

In fine l'eleganza delle bollicine degustate durante l'evento,

Ricordiamo che si tratta di una denominazione dalla produzione contenuta, con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee” oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco.

È fatto di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi.

L’Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia.

La Prima dell’Alta Langa di Torino ha visto anche il debutto della nuova presidente del Consorzio, Maria Cristina Castelletta che abbiamo intervistato per fare un punto della situazione sulla Denominazione.