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Il Vermouth di Torino a Torino

Immagine del redattore: Marianna NataleMarianna Natale

Perché “un paese ci vuole”, diceva Pavese, e ci vuole anche per un prodotto che esporta oggi in circa 82 nazioni, dalla Thailandia alle Filippine, dagli Stati Uniti al Giappone.


TORINO - Torino è il paese, per il Vermouth che si fregia di questa importante indicazione geografica protetta; un prodotto storico ma contemporaneo, che dal 1800 ha saputo contraddistinguersi per la sua eleganza e la sua unicità,


Il brindisi finale dell'evento Il Vermouth di Torino a Torino
Il brindisi finale dell'evento Il Vermouth di Torino a Torino

L’evento si è svolto il 24 gennaio scorso nella sede torinese dell'Associazione Italiana Sommelier Piemonte.

Tra i protagonisti della giornata presente anche il Comitato del Gianduiotto rappresentato da otto aziende tra le più antiche e rappresentative dell’eccellenza torinese nel mondo, proponendo ad appassionati interessanti accostamenti tra cioccolato e Vermouth di Torino.


 Consorzio del Vermouth di Torino - Roberto Bava e Pierstefano Berta
Roberto Bava - Presidente del Consorzio del Vermouth di Torino e Pierstefano Berta, Direttore.

“Siamo orgogliosi degli sforzi che sono stati portati avanti negli ultimi anni per valorizzare questa eccellenza piemontese senza tempo - sottolinea il presidente del Consorzio del Vermouth di Torino Roberto Bava - che rappresenta la nostra tradizione e le nostre origini piemontesi. La grande affluenza di oltre 400 ospiti tra produttori, giornalisti e operatori conferma come il Vermouth di Torino sia rimasto nel tempo, un prodotto che suscita interesse nel consumatore e continua a rappresentare un'eccellenza nel panorama enogastronomico, capace di coniugare tradizione e modernità, con prospettive promettenti per il futuro.”


“A partire dal 2018 abbiamo avuto una crescita media annua nella produzione del + 24,7 %. – ha dichiarato il Direttore Pierstefano Berta - Questo dimostra il grado di apprezzamento da parte del pubblico. Sono sempre più i locali che lo richiedono e che vogliono averne più di una tipologia. Tutto questo successo ha generato un giro d’affari notevole, partendo da 32 milioni di euro nel 2018 e chiudendo il 2024 con 172 milioni di euro”.



Il Vermouth di Torino


Il Vermouth di Torino è il più famoso vino aromatizzato italiano, già apprezzato alla corte reale dei Savoia. Il suo nome deriva dal termine tedesco wermut che definisce l’Artemisia absinthium (assenzio maggiore), base aromatica principale nella sua preparazione. Dal 1400 i liquoristi torinesi iniziarono a distinguersi per la perizia nell’arte della distillazione fino a ottenere, già nel Settecento, grande fama anche oltre i confini italiani. Nell’Ottocento e Novecento il Vermouth divenne famoso anche all’estero nelle sue due varianti bianco e rosso. Proprio dal capoluogo piemontese ha inizio lo sviluppo del Vermouth di Torino come lo conosciamo oggi, affascinante aperitivo conviviale. Nel corso degli anni si è assistito all’evoluzione delle tecniche di lavorazione: le nuove hanno affiancato le più antiche e la loro coesistenza continua ancora oggi a preservare e valorizzare la tradizionale produzione di questo prodotto. E’ l’unico Vermouth a potersi fregiare dell’Indicazione Geografica concessa dall’Unione Europea. Il Vermouth di Torino viene classificato in base al colore (Bianco, Ambrato, Rosso, Dry) e alla quantità di zucchero impiegata nella sua preparazione. Il disciplinare prevede anche la tipologia Vermouth di Torino Superiore che si riferisce a prodotti con un titolo alcolometrico non inferiore a 17% vol., realizzati con almeno il 50% di vini piemontesi e aromatizzati con erbe – oltre all’assenzio – coltivate o raccolte in Piemonte.

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